Da "Il Messaggero - edizione di Viterbo" di domenica 4 febbraio 1996

CHI SCRIVE SUI MURI?

CACCIA AL MISTERIOSO LUTHER BLISSETT

Giallo sulla città ricoperta dagli slogan

 

Colpiscono di notte. Armati di bomboletta spray lasciano il segno sui muri del centro ma anche in quelli della periferia, con una frequenza e una evidenza tali da colpire anche l'automobilista più addormentato. Si firmanocon la sigla misteriosa L.B., o per esteso, con un nome altrettanto criptico, Luther Blissett. Ma chi è Luther Blissett?

Calma, e andiamo per gradi. Pare che qualche tempo fa i vigili urbani siano stati lì lì per prenderli. Una telefonata di un cittadino che non ama i muri imbrattati li aveva mobilitati, ma quando la pattuglia è arrivata Luther Blissett si era già volatilizzato. Più insistenti e penetranti dei cartelloni pubblicitari che qualche tempo fa rilanciavano il faccione sorridente e capellone di un leader di partito facile all'inciucio, le scritte di Luther Blissett, o di L.B., o anche Lutero per gli amici, si occupano anch'esse di politici. Se la prendono soprattutto con il sindaco Marcello Meroi e la sua giunta, definita "Lunga mano". Non solo: la bomboletta spray accusa Meroi e i suoi assessori non solo di essere massoni, ma addirittura di "satanismo". Satanisti? Il vicesindaco Giulio Marini rimirando l'ennesima scritta che campeggia in centro allarga le braccia: "Di difetti ne abbiamo parecchi, ma satanisti beh, mi sembra un po' troppo". Ma L.B. insiste, ormai da diverse settimane è la maledizione degli incaricati del Comune che devono cancellare le scritte, e ricorda: "Lutero vi guarda".

Massoni o satanisti, le accuse a base di bomboletta spray sporcavano i muri ma di fatto non superavano quei limiti che invece sono stati ampiamente oltrepassati pochi giorni dopo l'omicidio di Raffaele Giorni [dirigente del FUAN accoltellato da un militare di leva durante una rissa, N.d.R.]. Firmati sempre da L.B., ecco slogan incommentabili e offensivi. L'ultima bravata di Luther Blissett non è piaciuta a nessuno.

E qui si arriva alla domanda principale: chi è Luther Blissett? Potrebbe essere chiunque, è un multiple name, una sigla collettiva, diffusa negli ambienti della cultura alternativa di estrema sinistra, popolare, per esempio, in alcuni ambienti universitari di Bologna. Vicino ai circuiti di Internet, a una cultura che si oppone al potere dei massmedia, Luther Blissett è la firma data a numerose azioni di destabilizzazione del già instabile sistema informativo. A Bologna, per esempio, il gruppo di Luther Blissett per un certo periodo faceva ritrovare nei posti più impensati interiora di animali. La città si domandava quale mistero ci fosse dietro, e ci furono addirittura critici di grido che parlarono di una nuova forma d'arte. Il capolavoro di Luther Blissett fu però un altro: il gruppo riuscì a beffare la troupe di Chi l'ha visto, inventando la scomparsa di uno scrittore inglese, Luther Blissett appunto, Chi l'ha visto abboccò, e realizzò un servizio su una persona che non era mai esistita. O, ancora, Luther Blissett fece sapere ai giornali che Naomi Campbell era a Bologna. Il Carlino, quotidiano felsineo, ci cascò e uscì con la notizia falsa, in prima pagina. "L.B. non rappresenta nessuno - si legge nel libro Mind Invaders, edito da Castelvecchi -. Sei libero/a di adoperare questo nome come meglio credi. L'unica legge che ti accompagnerà sarà quella dell'amore per la libertà dei tuoi simili".
A Viterbo, a quanto pare, Luther Blissett, o chi ha deciso di utilizzare quella sigla collettiva, è più modesto e invece di attentare ai meccanismi già parecchio arrugginiti dell'informazione, si accontenta della bomboletta spray. Almeno per ora.

M.Ev.