No allo sgombero del TPO, dice il consiglio comunale

Martedì 26 gennaio 1999, h. 0:15 - si è appena conclusa una seduta-fiume del Consiglio Comunale di Bologna, iniziata ieri pomeriggio alle 16. Il consigliere indipendente di Rifondazione Valerio Monteventi ha presentato un ordine del giorno contro lo sgombero del TPO, a tutela di quest'esperienza di autogestione, spiegando tutto l'antefatto (il caso Bambini di Satana, etc.) e leggendo in aula il comunicato dei centri sociali con cui si chiede al CSM di sospendere la PM Lucia Musti.
L'ordine del giorno è stato approvato con 11 voti su 16. Hanno votato a favore PRC e DS. La cosa divertente è che Alleanza Nazionale ha votato contro ma facendo diversi distinguo: soprattutto il consigliere Mazzanti ha aderito idealmente alla protesta contro la Procura, denunciando il pesante clima inquisitorio che si respira in città, facendo l'esempio di altri casi di uso dei "pentiti" e invenzione delle prove (tra cui - cicero pro domo sua - quella contro Mambro e Fioravanti per la strage del 2 Agosto).
Mazzanti si è spinto fino a chiedere al Comune di "non mostrarsi più solerte del solito" nell'accogliere la richiesta di sgombero che veniva dalla Procura, ha chiesto di "lasciare che lo spettacolo ["Il caso Musti", N.d.R.] venga messo in scena" e, in caso di sgombero, di "trovare all'attore [Riccardo Paccosi, N.d.R.] uno spazio alternativo in cui poterlo rappresentare". La cosa più straniante è stata sentire discutere di Luther Blissett in una seduta del consiglio comunale! :-)
La mia plebea considerazione è che la Musti ha pestato una merda di dimensioni inaudite.