Da "Il Messaggero" di domenica 2 marzo 1997, pag.8

BEFFA DIABOLICA A GIORNALI E TV.

Il gruppo Luther Blissett rivendica l'operazione Satana: falsa la cassetta, false le grida, stupri mai avvenuti
Viterbo, uno scoop costruito "per dare una lezione ai mass media"

 

di Mauro Evangelisti

VITERBO - Girare una videocassetta in cui si vedono immagini nero lugubre e si ascoltano frasi incomprensibili che terminano con una tarantella e le urla di una ragazza molto pulp e inviarla a un quotidiano locale. Basta poco per incrinare pericolosamente il sistema informativo di una città, scatenare i servizi dei telegiornali, far gridare alla messa nera e allo stupro, addirittura provocare i commenti preoccupati del vescovo e del questore. Tutto questo è successo a Viterbo, dove hanno copito con efficacia scientifica i pirati dell'informazione di Luther Blissett, un gruppo, rigorosamente anonimo, che in tutta Italia agisce per dimostrare come il sistema dell'informazione può essere ingannato molto, troppo facilmente. "Soprattutto - precisa uno degli anonimi che si cela dietro Luther Blissett - quando entrano in campo le isterie popolari: le messe sataniche come la pedofilia o i sassi dal cavalcavia".

Tutto comincia all'inizio di febbraio quando al Corriere di Viterbo viene recapitata la videocassetta. In realtà si vede poco o nulla, ma si sente un grido finale di una ragazza. Ma tanto basta per titolare: "Drogata e violentata in un rito satanico, arriva in redazione un video sconvolgente". Chi ha architettato lo scherzo comincia a ridere, ma il meglio deve ancora venire. Per esempio anche il Tg Lazio, a metà sera, manda in onda un servizio sulle messe nere e lo stupro di Viterbo, che si conclude così: "Questa è la videocassetta, ma non la trasmettiamo perché le immagini sono troppo scioccanti". Della vicenda parla anche il tg di Italia 1. Nei giorni successivi è una girandola di commenti preoccupati del vescovo, di un esorcista, tutto viene preso sul serio, almeno da una parte dell'informazione locale. Luther Blissett, non contento, affonda il colpo: ecco che alle redazioni dei quotidiani locali arriva una lettera anonima, firmata "una ragazza sfortunata" in cui una fantomatica studentessa racconta di essere la giovane violentata durante la messa nera. È sempre il Corriere di Viterbo che titola: "Sono io la ragazza violentata - una lettera agghiacciante, una 24enne viterbese si riconosce nel video choc".

I ragazzi di Luther Blissett continuano a ridere nell'ombra, ma probabilmente pure a loro sembra perfino troppo bello quando affiorano i primi dubbi e scoppia la polemica. In un'intervista il questore tuona: "Sulle messe nere non ci gioca proprio nessuno". Ieri, finalmente, Luther Blissett ha deciso di mettere fine al gioco, con un fax ha rivendicato la beffa e questa sera a TV7, il settimanale del TG1, rivelerà tutti i particolari dello scherzetto satanico. "Perché lo facciamo? - dice uno del gruppo di Luther Blissett - Per dare delle lezioni ai mass media. Alle vostre menzogne, rispondiamo con menzogne ancora più grandi. E si vedono i risultati".

 


L'articolo è illustrato da un collage di titoli di giornali, dalla foto di Luther Blissett il calciatore e da quella di un incappucciato a mani levate davanti a un leggio. C'è anche un box intitolato:

LE LORO GESTA:

PEDOFILI INVENTATI E PRESERVATIVI ROTTI

NEL NOME DI UN CENTRAVANTI INGLESE

 

VITERBO - Il nome devono averlo preso dal calciatore del Milan, storica bufala del calcio italiano. Ma Luther Blissett è uno, nessuno, centomila. "Chiunque può usare questa denominazione", si legge in uno dei siti di Internet in cui rimbalza la controcultura di Blissett. Sfruttando le crepe dell'informazione il gruppo ha messo a segno diverse beffe. Per esempio, fece pubblicare un libro a Mondadori, spacciandolo come il manifesto di Blissett, ma era solo uno scherzo. "Una volta - racconta uno di loro - ci prendemmo gioco di Chi l'ha visto, che cercò un inesistente Luther". A Bologna preannunciarono che avrebbero beffato il Resto del Carlino. Puntuali fecero trovare ossa e volantino satanista alla stazione e il quotidiano rilanciò la notizia. Ancora a Bologna i giornali credettero a una prostituta che bucava i preservativi per contagiare con l'aids i clienti. Blissett ha rivendicato anche la falsa notizia di un noto sacerdote fermato con video pedofili. "Ora stiamo concludendo una nuova grande beffa, aspettatevi sorprese". Giornalista avvisato...