Il tango di Merlino contro Bofill

Il Teatro Situazionautico "Luther Blissett" nella seconda puntata della soap-opera psicogeografica

QUELLI DEL GRAAL

Colonna sonora eseguita dal saxofonista del Muppet Show

 

di Luther Blissett

 

 

"Gli urbanisti, che si presentano come gli educatori della popolazione, hanno dovuto essi stessi essere educati: da questo mondo dell'alienazione che riproducono e perfezionano meglio che possono"

Internazionale Situazionista #6, agosto 1961

 

Seconda puntata

Lungo il cammino verso palazzo D'Accursio i cavalieri si trovano davanti ad una forza immensa e oscura. Un'orribile tragedia sta per compiersi nei pressi della stazione; lo scontro è inevitabile e i nostri eroi si dirigono verso il luogo dove tutte le forze del male sembrano essersi date appuntamento...

Giardini di Porta Galliera. "Un tempo il potere risiedeva nella magia. Poi arrivò la tecnologia e sciamani e re taumaturghi vennero rimpiazzati dai tecnocrati, i quali, in nome della conoscenza di cui si erano impadroniti, pretesero di imporre a tutti il mondo che essi avevano progettato".

Questa volta Merlino non ha la barba bianca e non fa incantesimi. Indossa una giacchetta di pelle modello Ca' del Liscio ed è pieno di un improbabile quanto sublime fascino latino È quasi naturale che la bella Ginevra, stanca del borioso ed egocentrico Artù, preferisca flirtare col giovane mago ed esibirsi con lui in uno spericolato tango. La regina ci racconta del pericolo che incombe su tutti noi: la setta della Lunga Mano opera nell'ombra per succhiarci l'energia vitale, la fantasia e la voglia di ribellarci al potere degli urbanisti e dei tecnocrati. Quest'ultimi infatti non scelgono a caso i luoghi in cui far sorgere le loro cattedrali, bensì individuano le linee di forza geodetiche, le ley-lines che attraversano la terra, e su di esse edificano i templi del potere, per sfruttarne l'energia. Vi siete mai chiesti perché il sindaco Walter Vitali, l'architetto d'infamia internazionale Ricardo Bofill o lo yesman tappabuchi di Mediaset Gerry Scotti, dimostrino molti meno anni della loro età anagrafica? Essi tendono all'immortalità, vampirizzando l'energia della terra e la nostra stessa pulsione di vita. Le loro effigi vengono date alle fiamme per esorcizzare la negatività che il solo fatto di averli evocati ha diffuso tra il pubblico. Ginevra mette all'asta l'amuleto in grado di proteggere dall'influenza della Lunga Mano, la lobby trasversale dei succhiatori di vita; è il talismano grazie al quale la figlia di Montezuma ha potuto salvarsi dalla truppa immonda di Hernan Cortés, evitando così che il segreto delle linee di energia fosse cancellato per sempre. I partecipanti all'asta si scannano a suon di offerte per poter mettere le mani sull'oggetto, ma alla fine se lo aggiudica un giovane che senza perdere tempo lo mette al collo

Ma all'improvviso ecco Tristana, coperta di sangue, correre incontro a Ginevra e Merlino: è orribile, è orribile, hanno scavato un'enorme fossa e vogliono costruire due torri altissime, mostruose, il suggello imperituro del loro potere sulla città!

Via, alla stazione, all'omphalos geodetico che vogliono ricoprire di cemento e mostruosi pinnacoli.

Galleria 2 agosto 1980. I cavalieri incontrano Galvana, che armata di orsacchiotto e spillone è impegnata in un esorcismo per fermare le forze oscure. Ma all'improvviso lo vede: Merlino, il suo promesso sposo, sta flirtando con Ginevra. Il mago, con una laconicità disarmante alza le spalle a sbuffo della giacca e dice: "Sai com'è, Galvana, il tempo passa". Il duello è inevitabile: le due eroine si fronteggiano, la colonna sonora di Ennio Morricone da Per qualche dollaro in più riempie l'aria. All'ultimo sangue, i colpi non si risparmiano: fumo negli occhi, limoni in bocca, torte in faccia, via via, fino al colpo segreto che Galvana teneva in serbo per ultimo: la barzelletta che fa morir dal ridere Ginevra. La regina è morta, Galvana può riprendersi il suo mago dandy. Ma è tempo di rimettersi in marcia verso la stazione e sferrare l'assalto al tempio dei tecnocrati! Il corteo si fa largo tra le effusioni degli spaccia magrebini tipo ciao signorina come va facciamoci una foto insieme eccetera.

Piazza Medaglie d'oro. Lancillotto, in versione Fred Astaire (tuba, guanti bianchi e bastone) è già sul posto e si unisce all'impresa guidando il balletto dei cavalieri. Colonna sonora: Mission Impossible. Un balletto di guerra in stile musical anni '40, per riprendere ciò che ci vogliono rubare, il Flux: l'energia che fa crescere gli alberi, che fa tornare il sereno dopo la tempesta, che ci salva dalla noia

Atrio della stazione. Pubblico e cavalieri si preparano allo scontro tra lo sgomento dei pendolari: ATTACCO PSICHICO! OOOOOOOOHHHMMMM

La stazione trema, la Polfer inscena una performance parallela per due attori, tipo "Oh, vai a chiamare rinforzi!", "Ma dài! Ma li hai visti? Sono una setta".

La puntata finisce con un inchino, molti applausi e una rapida fuga dei cavalieri biancovestiti, inseguiti a passo d'uomo dagli sbirri-attori sempre più incerti se riderci sopra o cambiare mestiere.

 

Fine seconda puntata. Il prossimo appuntamento, a metà febbraio (circa) per l'assalto a Palazzo D'Accursio