Da "La Repubblica - Bologna, ottobre 1995

Falsa la sieropositiva

"NOI, BLISSETT, ABBIAMO BEFFATO IL CARLINO"

di Brunella Torresin

LUTHER Blissett ne ha fatta un'altra. O meglio, una s'è scoperta, ma chissà quante altre passano, così, per buone. Sono le lettere dei lettori, sfoghi e denunce d'ogni genere che s'infilano nelle rubriche dei quotidiani, platealmente apocrife. Chi non ricorda la lettera della studentessa sieropositiva costretta a prostituirsi e felice di vendicarsi perforando il preservativo dei clienti? "Il Resto del Carlino" sollecitò il commento del grafologo, dello psicologo, dell'immunologo. Titolone in cronaca locale.

Titolone in cronaca nazionale.

"Oh, ma chi l'avrà scritta questa bella letterina?". Falsa. Quella lettera era talmente falsa che Luther Blissett l'ha persino firmata, con irriverenza tale da schernirsi ("Scusatemi se non mi firmo per intero, sarà facile capirne il motivo...") e poi solo siglarla: L.B. "Più chiaro di così - dicono i terribili nipotini di Tristan Tzara [Luther non ha nonni, e comunque era molto meglio il Dada berlinese! N.d.LB:] -, solo un giornale credulone poteva caderci". Anzi, dicono di più: "Almeno una su dieci delle lettere pubblicate dai quotidiani, sono nostre. Blissett dovrebbe aprire una vertenza per percepire uno stipendio, dal momento che è uno dei reporters più prolifici e di successo". è una vera e propria indagine che i ragazzi Luther Blissett - nessun nome individuale, tra loro, solo quello del mitico giocatore inglese del Milan - stanno conducendo sulla dabbenaggine dei quotidiani, alzando man mano la posta, raccontandole sempre più grosse, e in modo sempre più sociologicamente complesso così da potersela poi ridere, con ricchezza di argomenti, in quella trasmissione verità che è, sulle onde di Radio Città del Capo, il mercoledì sera, "Radio Blissett".

Non c'è, nelle loro provocazioni situazioniste [Aridaje! N.d.LB.], nulla di improvvisato: "Chiunque può inventarsi i nuovi scoops per i prossimi giorni: basta aver letto qualcosina sulla grafologia - qualsiasi libro di Klages va bene -, stare attenti ai refusi giusti, inanellare con accortezza i giusti luoghi comuni". Umberto Eco ne sarebbe entusiasta [ma non è reciproco, N.d.LB.].