VOLANTINI

Studenti e situazionauti in lotta

 

I seguenti comunicati, diffusi nell'autunno 1994, documentano una strana sinergia tra Luther Blissett e alcuni studenti medi in lotta. Da qualunque parte le si guardi, le "occupazioni" delle scuole medie superiori degli ultimi tre anni scolastici sono state noiose e prevedibili, nonché ideologiche in una maniera subdola e insinuosa. Gli occupanti parevano divertirsi un mondo a scimmiottare la polizia, chiedendo i documenti a chiunque varcasse il portone dell'istituto. Ciò non significa che sia stato tutto inutile, dal momento che - ai margini dello spettacolo ufficiale del "Movimento" - alcune minoranze attive hanno fatto le loro prime esperienze di autogestione e di gioiosa azione diretta, senza farsi incarcerare in avvilenti definizioni giornalistiche come "i duri" o "l'ala creativa". Fu durante il penultimo ciclo di occupazioni, che non era svaccato e sonnolento come quello di pochi mesi fa, che la leggenda di Luther cominciò a circolare in Italia. A Bologna la situazione più stimolante era quella del liceo scientifico "Leonardo Da Vinci" di Casalecchio di Reno, dalle cui aule partirono diverse spedizioni di teatro-guerriglia. Alcuni occupanti del "Da Vinci" collaborarono con l'Associazione Psicogeografica di Bologna nell'organizzazione del primo rituale di Attacco Psichico svoltosi in Italia.

 


Volantino di Luther Blissett sulle agitazioni studentesche del novembre 1994.

 

PARVENZA DI VITA

 

"Appearance of Life" è un racconto di Brian W. Aldiss apparso in Italia sul n.15 di Robot (giugno '77). In esso viene descritto il Museo galattico del pianeta Norma, costruito da una civiltà scomparsa di cui non si sa quasi nulla, i Korlevalulaw. "Il museo segue l'equatore di Norma. La costruzione assume la forma di una colossale cintura che circonda il pianeta, qualcosa come ventiseimila chilometri di lunghezza [...] La costruzione divide il pianeta in un emisfero settentrionale di terra emersa e in un emisfero meridionale oceanico [...] L'umanità, prendendone possesso un migliaio di anni prima, lo aveva trasformato in un museo, ed aveva incominciato a riempirlo con cianfrusaglie galattiche [...] Gli esemplari erano esplorati con mezzi elettronici, in modo che chiunque, da qualunque pianeta civilizzato, chiamando da casa potesse ottenere in uno spazio-secondo l'immagine tridimensionale dell'oggetto richiesto". Il protagonista, un Investigatore Esemplastico di Primo Grado (la cui professione è collegare quanto è apparentemente disgiunto "facendo insiemi più grandi delle loro parti costitutive"), si reca su Norma con un incarico: "L'Accademia Audile dell'Università di Paddin sul pianeta Rufadote stava lavorando sull'ipotesi che nel corso dei millenni le voci umane stessero gradatamente generando un numero minore di phon o, in altre parole, stessero diventando più sommesse. Qualunque prova potessi scoprire nel museo a proposito di questa ipotesi, sarebbe stata ben accetta. L'Accademia avrebbe potuto esplorare l'intero museo per mezzo dell'olografia a distanza; eppure soltanto a un visitatore fisico come me era possibile una visione gestalt del contenuto, e soltanto a me sarebbe apparsa una giustapposizione significativa". Il Museo, tra l'altro, sembra imprigionare o emanare la luce, così non c'è bisogno di impianti di illuminazione: "sapevo di essere in un immenso spazio chiuso ma [...] la luce mi liberava da ogni sensazione di claustrofobia".

Per caso l'Investigatore trova due "olocapsule", "missive" che, durante i viaggi interstellari e le guerre tra pianeti della Seconda Era (circa 650 anni prima), permettevano ad amici, parenti e congiunti di tenersi in contatto spedendosi registrazioni della propria presenza (e conversazione) virtuale. La prima olocapsula sembra sia stata spedita da una moglie - abitante del pianeta Scundra - al marito in servizio su un'astronave da guerra Panslava. L'Investigatore scopre che Scundra è stato distrutto proprio dai Panslavi, e ne deduce che la coppia "mista" è stata travolta dall'odio nazionalistico, divisa in modo traumatico dalla guerra assurda tra un Montecchi e un Capuleti interplanetari. La seconda olocapsula è stata spedita dal marito alla moglie, prima che la guerra iniziasse. L'Investigatore mette una di fronte all'altra le olocapsule e le fa conversare tra loro. Dapprincipio l'incontro tra i due coniugi virtuali riesce commovente, ma dopo un pò il dialogo assume un tono incoerente, sconcertante, ed egli capisce la verità: "L'olocapsula di Jean era stata fatta quindici anni prima di quella di Mailer. Stava parlando del periodo in cui erano ancora sposati, mentre lui parlava in un periodo di qualche anno dopo il loro divorzio. Le loro immagini parlavano completamente a caso... tra loro non c'era mai stato un dialogo...".

Dopo una notte insonne, l'Investigatore inizia ad attribuire significato alla giustapposizione, e riflette: "NON siamo gli eredi delle 'rivoluzioni sconfitte'. La nostra eversione scatta da una discontinuità. La rottura col passato è quanto nel presente ne combatta ogni sopravvivenza, giusto così riscattandone la pretesa non morte. Non parliamo con la voce dei morti, giacché essi non possono correggersi. Il modo migliore per riconoscerli è contraddirne le contraddizioni", quindi sbotta: "Occorre uscire dal museo che circonda l'intero mondo, basta con le cianfrusaglie delle battaglie campali della vecchia lotta di classe. Basta con sociologi, psicologi e lookologi che s'interrogano sul presunto affievolirsi delle grida di rivolta. Non sarà la luce dei media a farci credere di essere in uno spazio aperto. Basta con le olocapsule di ideologie defunte e con l'inquinamento acustico dei loro monologhi. Perché difendere il Lavoro e lo Stato assieme a funebri sventolatori di bandiere? Perché difendere le compatibilità capitalistiche chiamandole "patto sociale"? Perché fare sempre e solo lotte di resistenza, perché picchettare i cancelli delle nostre galere per impedire a noi stessi di evadere?". Noi siamo d'accordo con l'Investigatore. Il tempo della lotta studentesca e operaia non deve più essere calcolato sull'orologio d'oro tenuto in culo di generazione in generazione (cfr. Pulp Fiction), il nostro destino non è la dissenteria istituzionale né l'eterna ed eterogestita lotta contro i nemici più facili da odiare. Così diciamo:

- POTENZA, NON POTERE! NO ALLA NON-VIOLENZA GRATUITA!

- SCIOPERO COSMICO PER IL "DIRITTO" AD INSORGERE CONTRO IL LAVORO!

- L'AUTOREDDITO COME LAUTO REDDITO!

- PER UN WELFARE WITHOUT STATE! GARANTIRSI DA SOLI!

- "FEDERALISMO" SÌ, MA SENZA STATO!

- NESSUNA GERARCHIA: RIDICOLIZZARE GLI ASPIRANTI LEADERINI STUDENTESCHI!

 

Luther Blissett, Bologna, 23/11/94

 


 

COSCIENZA DELLA VITA, COSCIENZA DELLA TERRA!

 

"SCIOPERO COSMICO" NELLA ZONA UNIVERSITARIA DI BOLOGNA (SULL'OMPHALOS DI PIAZZA VERDI), con comizio del Presidente Blissett e "attacco psichico" al Teatro comunale. È successo OGGI, GIOVEDÌ 24 NOVEMBRE '94. Il tutto è stato organizzato dall'Associazione Psicogeografica di Bologna - Sezione Luther Blissett - C.P. 744, c/o Guglielmi, Bologna Centrale.

L'azione è stata preparata da un volantinaggio di due giorni nelle facoltà, biblioteche e sale studio dell'Ateneo, e da un'infuocata e partecipatissima puntata della trasmissione psicogeografica "LUTHER BLISSETT", in onda il mercoledì notte. Stanotte i Luther Blissetts (esploratori psicogeografici radiocomandati) hanno spinto le loro derive fin dentro le scuole occupate. Oltre a portare "sul campo" una critica radicale dell'organizzazione della città, Luther (diviso in tre équipes) è andato rimbalzando da un'occupazione all'altra portando fiori o pizze, cantando serenate su commissione, mettendo in contatto tra loro morosi e morose. La trasmissione è stata sommersa di telefonate e proposte di itinerari, ed è stato coinvolto persino Francesco Zappalà, celebre DJ, che si trovava fortuitamente a Bologna.

L'indomani, cioè stamattina, gli studenti medi di alcune scuole occupate hanno organizzato un SIT-OUT/DERIVA che, partita dal Provveditorato agli studi in via Benedetto XIV°, è proseguita lungo tutto il quartiere universitario. Poche ore dopo, una trentina di situazionauti/e aderenti all'A.P.B. sono giunti in Piazza Verdi (ombelico della città [e da qui la parola greca "Omphalos"] oltreché centro attrattore di sfiga e autocommiserazione militan-studentesca) con uno striscione ("Il pianeta muore... e noi con essi"), alcuni cartelli ("Sciopero cosmico per la vita", "NO all'Hippismo di facciata, NO alle zampe d'elefante", "I tacchi alti impediscono il contatto con la Madre Terra", "Sciopero cosmico inter-fuckoltà") e quattro diversi volantini: uno contro le Pensioni ("meglio il Grand Hotel!"), uno che indiceva lo sciopero cosmico (intitolato "Parvenza di vita" e firmato Luther Blissett), uno che invitava a spiaccicare un uovo sul tavolo all'entrata di una festa di fighetti e, LAST BUT ABSOLUTELY NOT LEAST, il volantino, firmato A.P.B. e intitolato "Coscienza della vita, Coscienza della terra", con cui si indicevano il sit-in e l'"attacco psichico": "[...] La nostra sarà una dimostrazione ANIMALISTA e, allo stesso tempo, un evento a favore di una COSCIENZA PSICHICA DEL TERRITORIO, che avrà luogo su un importante omphalo (centro di influenza psicogeografica). Metteremo in evidenza la necessità di alcuni aspetti del contatto, anche fisico, col territorio". In cosa è consistito l'"attacco psichico"? Cinquanta persone, allineate in due file e salmodiando "Ahm!", hanno cercato di incanalare l'energia omphalica contro il Teatro comunale e il suo sovrintendente Pablo Escobar, cercando di alzare l'edificio dalle sue fondamenta e farlo levitare a mezz'aria. Se il campo psicomagnetico non fosse stato perturbato dalla subdola intromissione di un veicolo AMIU guidato da un figuro sghignazzante, l'"attacco psichico" sarebbe riuscito del tutto. Invece, si sono soltanto viste vibrare le colonne, ed è stata leggermente scardinata un'anta del portone d'ingresso.

L'Associazione Psicogeografica di Bologna, ed in particolare la sua sezione Luther Blissett, rinnoverà questi attacchi psichici in vari punti della città, e renderà nota ai cittadini tutti la Mappa delle Leylines, degli Omphaloi e di tutte le correnti e i vortici di energie che attraversano Bologna, contro un Potere che vuole la città incomprensibile a chi ci vive. Ricordiamo altresì che ogni mercoledì notte dalle 0.20 va in onda su Radio Città del Capo [96.3 Mhz] e Radio K Centrale [107.05 Mhz] "LUTHER BLISSETT", trasmissione psicogeografica.

 

ASSOCIAZIONE PSICOGEOGRAFICA DI BOLOGNA